‘U Vurpe – Il nuovo brano di Mimmo Cavallo alla sua Taranto che no! Non si spegne mai!

Se siete di quelli che per buona abitudine tengono la radio accesa forse lo saprete già. Visto però che l’occasione è, per qualità, rara e preziosa, occorre avvisare anche gli altri poiché, dopo una lunga immersione nelle profondità dello Jonio tarantino, lo schietto incantautore ribelle, Mimmo Cavallo insomma, se ne è uscito con un nuovo, super, brano che pare un atto d’identitaria appartenenza allo spirito e alle voci del popolo, ferito e sempre in guerra, di “una Taranto talattica uscita dal mare”. È una canzone, quasi un inno, che Mimmo trae dal libro “Dal molo. E memorie di un vecchio sarago” di Marco Tarantino divertendosi a giocare con l’antropomorfismo uomini-pesci. Ne viene fuori, camaleontico, ‘U Vurpe (il polpo) che “reppa mostrando il suo esperanto” in un bellissimo video, realizzato da Valentina Calvani e da Fabiana Iacolucci, ad accompagnare il brano e a restituire il dramma delle vope (boghe) della classe “voperaia” co-strette nella distorta alternativa tra salute e lavoro. Tute blu, come Nicola che non ha trovato contrappeso al suo cancro così che il vento, un giorno, se l’è portato via. Musica viva di “cromosuoni” che rimandano a un pub irlandese, eppure assai mediterraneo, frequentato da pesci e uomini venuti dal mare con le vite “spittirrate” di birra. La Raffo ça va sans dire, incistata nelle mani dei tarantini che assieme a Mimmo scandiscono infine che – magari gli altoforni dell’Ilva – ma Taranto no! Non si spegne mai! “No’ tte stùte mai!”

E a noi conviene non spegnere neanche la radio, perché ‘U Vurpe è solo un’anteprima, come “Oh Mimì” dedicata allo sventurato amore della sua amica Mia Martini ne sarà prossimamente un’altra, di un album di dieci pezzi con dentro tanto “Sud” che Mimmo Cavallo saprà far riemergere dal suo profondo vissuto e dalla sua consueta, originalissima e audace sensibilità. Sarà tempo del “Il Marenauta” il prossimo autunno.

Ascolta qui: ‘U VURPE