
In virtù delle minori entrate che, per le casse dei comuni, sono derivate dall’emergenza Covid per via dell’esonero dal pagamento dei canoni per l’utilizzo del suolo pubblico e per le concessioni degli spazi pubblicitari, è stato firmato un decreto da parte del Viminale che, di concerto col Ministro dell’economia, stabilisce un primo riparto di somme a ristoro, comune per comune, d’un ammontare complessivo pari a 82,5 milioni di euro. Dalle tabelle si apprende che la parte del leone è svolta dal comune di Roma che intercetta quasi 10 milioni, il doppio di Milano e Torino a cui vengono assegnati 5 milioni ciascuno. Non se la passa male neanche Firenze a cui di milioni ne andranno tre e mezzo, Bologna si deve accontentare di 1,3 milioni e Verona di uno. Rimini festeggia i suoi 650.000 euro, mentre la lombarda Sirmione, pur avendo il numero di abitanti di un piccolo paese, circa 8.000 i residenti, si ritaglia la sostanziosa fetta che vale 600.000 euro. E il Sud? La solita solfa! A Palermo, quinta città italiana per numero di abitanti, arriverà la metà di quanto stabilito per Sirmione, e a Bari neanche quella, visto che di euro ne arriveranno solo poco più di 200.000. A Napoli poi, ben più popolosa di Torino, il riparto assegna solo un milione. Il mese prossimo si procederà con una nuova assegnazione di un ulteriore pacchetto, altri 82,5 milioni che, distribuiti con gli stessi criteri, irroreranno le cittadine settentrionali …a voi pare un paese questo?